Fino al 12 maggio si svolge alla ex Cartiera Latina sull’Appia Antica la maratona formativa dedicata ai Centri Diurni, servizio a cura e tutela delle persone con disagio mentale dislocato sul territorio cittadino.
Gli incontri, finanziati da Roma Capitale con il patrocinio della Regione Lazio e il supporto dei Dipartimenti di Salute Mentale ASL Roma 1/2/3, chiamano a raccolta attori istituzionali e dell’associazionismo. L’obiettivo è rimettere al centro la persona con disagio mentale nel suo contesto familiare e sociale.
Ad oggi nel circuito dei servizi offerti da Roma Capitale si contano 28 Centri Diurni, che accolgono circa 420 utenti al giorno per un totale di 1.400 utenti. A questi si aggiungono 66 appartamenti, che rientrano nel “Sostegno all’abitare” (129 utenti) e 18 Centri di Salute Mentale, di cui 600 coinvolti in corsi e 4.500 in attività culturali-ricreative.
Il Dipartimento Politiche Sociali ha confermato per l’anno in corso il finanziamento di 4 milioni di euro in favore di progetti per le persone affette da tale fragilità, di cui circa 2.300.000 solo per i Centri Diurni.
Il percorso di rinnovamento è stato lungo, con una transizione dalla visione delle persone e delle loro famiglie come “costi” per la società a vere risorse per le quali investire, confrontarsi, approcciare soluzioni di valorizzazione delle loro potenzialità. Tutto ciò in attuazione della volontà del legislatore e di una forte presa di consapevolezza dell’amministratore locale. La modalità favorita è quella del lavoro integrato, con strutture di accoglienza in cui il personale qualificato, finanziato da Roma Capitale, (gli operatori di cooperativa integrata e maestri d’arte) si impegna in laboratori formativi ed attività ricreative oltre che nella produzione del materiale di consumo. Le ASL reperiscono le strutture funzionali e forniscono il personale sanitario.
Roma Capitale ha altresì finanziato attività sociali di vario tipo, ricreativo-culturali, sportive e per il tempo libero, percorsi di inserimento lavorativo, progetti per lo sviluppo dell’imprenditoria sociale al fine di agevolare l’inclusione e il benessere delle persone con disagio mentale. Tutto ciò è reso possibile dalla sinergia tra istituzioni ed associazioni, tra metodi di azione e soluzioni costantemente ricercate dall’Amministrazione Capitolina.