Che questo sia l’anno degli zombies, della paura sulla Croisette non era in discussione fin dalla scelta di Cannes di aprire con un film dedicato ai non-morti, sia pure con la cifra d’autore di Jim Jarmusch. E la Quinzaine des Réalisateurs ha assegnato il premio alla carriera, la Carrozza d’oro, a un maestro del genere, John Carpenter. Per omaggiarlo ecco una copia nuova di zecca di “La cosa”, remake d’autore di un classico firmato da Howard Hawks e destinato a spostare i confini dell’horror quando apparve nel 1982. “In quell’anno -commenta il regista – uscì insieme a ‘E.T’ di Spielberg e si chiarì subito che eravamo le due metà della mela: lui voleva rassicurare il pubblico con l’alieno buono, io cercavo di spaventarlo col mostro cattivo”.Oggi l’America di Carpenter è diversa. “Trump – dice – mi fa molta più paura di qualsiasi film dell’orrore, perché lui sta nella vita reale e le conseguenze dei suoi atti toccano noi. Ma non potrei fare un film su di lui, è troppo concreto, troppo pericoloso”.