giovedì, Dicembre 26, 2024

Sanità, l’avvertimento della ministra Giulia Grillo: “Se ci saranno ulteriori tagli mi dimetto”

Il ministro della Salute Giulia Grillo pronta a dimettersi nel caso di nuovi tagli alla sanità. La bozza del nuovo Patto per la Salute in cui è prevista una clausola che lega il previsto aumento del Fondo sanitario alle condizioni della finanza pubblica, “è un canovaccio che fa parte del testo del vecchio Patto per la salute e deve politicamente avere ancora tutte le valutazioni. Sulla questione dei tagli, sicuramente se si dovesse ipotizzare che si vuole attingere dalla sanità, io non parteciperò all’ennesima mannaia sulla sanità pubblica”. Così lo stesso ministro risponde ai cronisti che le domandano se abbia intenzione di intraprendere un gesto come le dimissioni nell’ipotesi di tagli al Fondo sanitario. “Sì, questo lo posso dire con certezza”, ribadisce oggi a Roma a margine della presentazione di un libro sulla farmaceutica. “Sono state assemblate alcune idee – ricorda Grillo – e per questo organizzerò una giornata per avere un confronto. La clausola l’hanno voluta dal Mef e non mi trova d’accordo, come ho già detto. Ritengo che la sanità abbia già contribuito alla finanza pubblica, non capisco cosa ancora dobbiamo tagliare: non abbiano più soldi”. “Sono state assemblate alcune idee – ricorda Grillo – e per questo organizzerò una giornata per avere un confronto. La clausola l’hanno voluta dal Mef e non mi trova d’accordo, come ho già detto. Ritengo che la sanità abbia già contribuito alla finanza pubblica, non capisco cosa ancora dobbiamo tagliare: non abbiano più soldi”. “Sulla sanità non si può tagliare più di quanto è già stato fatto. L’incremento che è stato previsto nella scorsa legge di Bilancio è il minimo sindacale per tenerla in piedi. Ricordo che dobbiamo ancora rinnovare il contratto degli operatori della sanità. Questa sanità è tenuta in piedi grazie alla gente che ci lavora. Se iniziamo a tagliare tutto dove troviamo i soldi per fare le cose, per comprare i farmaci?”. Il ministro ha concluso dicendo che “sulla sanità bisogna essere seri, non è qualcosa su cui ci si può permettere di stringere ancora la corda. Spendiamo molto meno di altri Paesi e quindi non possiamo ridurre ancora di più questa spesa”.

 

Redazione
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