I pubblici ministeri Pietro Pollidori e Barbara Zuin hanno accertato che gli immigrati venivano accompagnati al centro pediatrico del policlinico Umberto I per il referto sempre dagli stessi vigili urbani. Ad eseguire le visite di accertamento della minore età sempre gli stessi medici. Ma non sempre le certificazioni corrispondevano a verità, come ad esempio per un bengalese che, certificato quale sedicenne, una notte dal centro minori che lo ospitava fu trasportato d’urgenza in ospedale per fortissimi dolori alla prostata, un problema clinico che si presenta soltanto intorno ai 35 – 40 anni di età. Alla base dell’imbroglio differenza nelle sovvenzioni previste ed erogate dal Comune ai centri per immigrati: 80 euro al giorno per un minorenne contro i 40 euro per un maggiorenne. Sulla questione sono ancora in corso le indagini per verificare quali siano i livelli interessati da quello che nella capitale è ormai divenuto quasi un business.