Tali Ordinanze, emesse in via cautelare, per le ipotesi dei reati di truffa, peculato d’uso ed abuso d’ufficio, hanno comportato la sospensione dell’esercizio del pubblico ufficio ricoperto dal Comandante e dal Vice Comandante, interdicendo loro ogni attività inerente l’ incarico ricoperto ai vertici della Polizia Locale di Albano, onde evitare che possano perseverare nella gestione dei beni dell’Amministrazione Comunale.
Un anno di attività di indagine, consistita in servizi di osservazione, controllo e pedinamento anche mediante videoriprese, assunzione di sommarie informazioni testimoniali dei dipendenti del Comando, acquisizione di tabulati e documenti, ha accertato che il Comandante ed il suo Vice, in concorso tra loro, avendo la disponibilità di autovetture con colori di istituto e civili di proprietà comunale ed assegnate al Comando per compiti istituzionali, utilizzavano abitualmente le stesse senza giustificato motivo, al di fuori del territorio comunale, impiegando personale dell’ufficio come ‘autisti privati’.
Il personale veniva sistematicamente distolto dalle attività istituzionali durante gli orari di servizio ed anche in straordinario, arrecando in tal modo danno patrimoniale all’Ente di appartenenza anche per le spese di rifornimento carburante poste a carico dell’Ente pubblico e quindi dei contribuenti.