Una grande mostra a ottobre che occuperà tutto il Palazzo delle esposizioni con il racconto di quello che è stato e di quello che sarà. Ma anche un rilancio in grande stile che riporti la Quadriennale ad essere quello per cui è nata, “un’istituzione degli artisti e per gli artisti, motore della creatività e del contemporaneo, voce dell’arte italiana “nel paese e nel mondo”. Il neo presidente Umberto Croppi presenta le linee del suo mandato e ne approfitta per lanciare un appello a privati e imprenditori perché insieme alle istituzioni tornino a sostenere l’arte contemporanea, “in qualche modo riequilibrando anche il peso del mercato”, “Era così anche nell’antica Roma”, sottolinea. Mentre esorta gli artisti, le gallerie, i collezionisti a “farsi vivi”, la Quadriennale, anticipa, scriverà comunque a tutti loro “per fare sì che la prossima stagione autunnale sia momento di rilancio”. Intanto, mentre si attende il completamento dei lavori per la nuova sede nell’ex Arsenale Clementino di Porta Portese, che doterà la fondazione di nuovi affascinanti spazi ma anche di una “grande piazza aperta alla città”, tra le ambizioni di Croppi c’è quella di costruire “una rete stabile di relazioni e coordinamento con le altre istituzioni del contemporaneo, sia pubbliche sia private, con le fondazioni, le gallerie, le associazioni, gli studi,le scuole, le accademie, non solo nell’ambito delle arti visive ma anche della musica, del teatro, della danza”. La mostra, “che avrà un forte taglio curatoriale”, si inaugurerà il 1 ottobre e occuperà 4 mila metri quadrati di superficie espositiva con circa 40 artisti presenti “e una particolare attenzione a restituirne progetti e immaginari rappresentativi”.