L’emergenza Coronavirus provoca il rinvio, a Torino, di un procedimento giudiziario su uno dei casi di cronaca che hanno destato più clamore nel capoluogo piemontese: l’omicidio di Stefano Leo, un 34enne sgozzato la mattina del 23 febbraio 2019 mentre camminava sul lungo Po. Il calendario prevedeva in questi giorni la discussione della perizia psichiatrica sull’imputato, dal quale però non sono giunte richieste di celebrazione dell’udienza: in base alle disposizioni sui contenimenti dei contagi, a meno di un ripensamento da parte di Said sarà dunque necessario aggiornare la causa. La data non è ancora stata individuata.
La perizia psichiatrica è stata depositata nei giorni scorsi ma non è ancora a disposizione di tutte le parti. Mechaquat si era consegnato ai carabinieri un mese dopo l’omicidio spiegando di avere ucciso Leo, che non conosceva, per sfogare una situazione di disagio personale.